1, 2, 3 ... Stampa!
Como, città della luce, delle manifatture della seta e dei caffè sotto i portici, conserva una memoria storica letteraria che va dal tempio Voltiano al Chilometro della Conoscenza. La vicina Lecco invece, scelta da Alessandro Manzoni per il suo capolavoro, cittadina dalla quale ha inizio la storia di Renzo e Lucia , in passato fu una provincia molto ricca di industrie tessili. Fino a metà Ottocento filatoi e filande hanno caratterizzato la totalità delle attività lecchesi tanto che parte dell'economia provinciale era gestita da esse, sostituita poi a inizio Novecento dalle industrie siderurgiche, che hanno determinato alla cittadina l’appellativo di “città del ferro”. In questo contesto industriale, tra le due città e precisamente a Lipomo, percorrendo la via che porta alla stamperia omonima si è subito incuriositi dai fumi di vapore che fuoriescono dalle ciminiere.
Questa immagine così arcaica nasconde in realtà il segreto antico di chi, in un ambiente manifatturiero artigianale è in grado di valorizzare e risvegliare le proprietà dei tessuti attraverso un’arte, quella della stampa. All’interno della stamperia di Lipomo gli operatori esperti versano il colore e lo spalmano con la racla; il quadro precedentemente inciso sarà ciò che consentirà di conferire una personalizzazione al tessuto che da monocolore diventerà improvvisamente animato da un’infinità di disegni multicolor.
Anche la stampa digitale ha il suo fascino, è ciò che garantisce un legame con il futuro e la modernità che avanza; anche se di minor impatto visivo, forse perché siamo ormai abituati a vedere un foglio che esce dalla stampante di un computer. Essa però consente di raggiungere disegni molto complessi in tempi ridotti che contando solo sulla manualità artigianale non sarebbe possibile raggiungere. All’interno della stamperia dei fratelli Brenna gli aspetti tradizionali si legano a quelli più moderni formando un connubio perfetto nel continuo rispetto del Made in Italy. Il dinamismo, l’intraprendenza, la chiarezza degli intenti e degli obiettivi da raggiungere permette ai titolari di portare avanti dagli anni sessanta la loro azienda, avendo sempre chiaro un concetto: il rispetto dell’artigianato industriale di alta qualità. Al termine di questa edificante esperienza presso la stamperia di Lipomo una riflessione ci porta inevitabilmente ad accomunare le due realtà produttive, quella biellese e quella comasca che per certi versi, hanno subito la stessa sorte. Anche il biellese ha conosciuto una fortissima crisi del settore tessile ma le storiche aziende, non hanno mai perso di vista l’obiettivo del lusso e della qualità che le fibre nobili consentono di raggiungere mantenendo fede ai processi di lavorazione manifatturieri; allo stesso modo anche l’hinterland comasco mantiene in vita preziose e raffinate aziende produttive, fiore all’occhiello del Made in Italy.
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