Dalla parte del giusto
Durante il nostro percorso siamo venuti in contatto con molte realtà industriali, sia in Italia che all’estero. Tutte erano molto moderne e all'avanguardia, nel rispetto delle attuali norme di protezione ambientale e del consumatore.
Purtroppo, però, il panorama tessile globale é molto variegato e a livello mondiale non tutti rispettano sempre le regole. Questo causa molteplici problemi al consumatore finale e non solo. L'acquirente di un capo fuori legge rischia, nella migliore delle ipotesi, di venire truffato sulla composizione delle fibre che lo compongono. Nei casi peggiori, il cliente rischia di sviluppare dermatiti da contatto poiché il capo é stato trattato con prodotti non conformi. Ma il danno non lo subisce solo il consumatore. Le aziende rispettose delle regole soffrono una concorrenza sleale da parte di quelle che non le seguono, causando il fallimento di industrie sane e la conseguente perdita di posti di lavoro. Infine, l'utilizzo di prodotti altamente inquinanti o il mancato utilizzo di adeguati impianti di depurazione rischia di contaminare ancora di più l’ambiente. Per tutte queste ragioni nel 2001 viene fondata l'Associazione Tessile e Salute che si occupa di difendere i consumatori, i produttori e di aiutare tutte quelle organizzazioni che si occupano della sicurezza del prodotto tessile e calzaturiero e della tutela del Made in Italy. Al fine di garantire il migliore risultato essa collabora con il Ministero della Salute, con i NAS, le ASL e le Procure della Repubblica per combattere e prevenire la presenza di prodotti nocivi sul mercato.
Cercare di perseguire questo obiettivo non è facile, poiché i volumi coinvolti e i problemi legislativi sono immensi. Tanto per dare un’idea bisogna considerare che ogni anno vengono importati capi per un valore di 12 miliardi di euro, di questi l’8% causa dermatiti da contatto a causa di sostanze pericolose in essi contenuti. Senza controlli adeguati il consumatore rischia di sviluppare queste patologie. Sarebbe, inoltre, opportuno dare dei riconoscimenti alle aziende che operano nella legalità proteggendo il consumatore e l’ambiente. Questo genererebbe anche un maggior valore del Made in Italy.
Altro punto per cui si batte Tessile e Salute è la disuguaglianza tra i rapporti commerciali tra Far East ed Europa. Infatti, importare da Far East ad Europa è facilissimo mentre è complicato il contrario. Per poter vendere in Cina è necessario superare rigorosi controlli. Infine, il regolamento europeo REACH sulle sostanze chimiche è valido solo per chi produce in Europa, e non per chi importa. È impensabile che alcune sostanze non possano essere usate in casa ma possano essere tranquillamente presenti nei prodotti importati.
Una miglior legislazione permetterebbe una maggiore sicurezza del consumatore, una maggiore tutela delle aziende nazionali e, soprattutto, un maggior rispetto dell’ambiente.
Si ringrazia l’Associazione Tessile e Salute per averci spiegato queste problematiche.
Marco
During our Master we had the opportunity to get in contact with different industrial contests. They were all innovative and in compliance with consumers and current environmental protection laws.
However, the global textile industry is extremely varied and not all the players played fairly. This approach can cause several problems, not only for the final consumer. The composition of the garment could be different from the one reported on the tag and this is a fraud; needless to say that it's cost-effective selling a viscose scarf pretending that it is made of cashmere (this happened for real!). The customer can incur the risk of developing contact dermatitis because the garment was treated with non-compliant chemical products. These illegal behaviours caused a damage also for the companies that respect the rules which suffer from unfair competition and could face the bankrupt with all its consequences, such as loss of work places and loss of national industrialization. Finally, the use of toxic chemical compound or the failure to use adequate sewage treatment plants, increases the global level of pollution and causes a huge damage for the environment.
The “Associazione Tessile e Salute” was founded in 2001 In order to fight all these problems. The Associazione is responsible for defending consumers, manufacturers and helping all those organizations involved in the textile world and to protect the “Made in Italy” brand. In order to ensure the best outcome, the Associazione works together with the Ministry of Health, with the Carabinieri Anti-Adulteration and Health unit (NAS) and the public prosecutors to combat and prevent the presence of harmful products on the market.
Try to achieve this goal is not easy for two main reasons: the market volumes involved and the legislative problems related to this market. Just to give you an example, we must consider that each year Italy imports garments for a total of 12 billion Euros. Approximately 8% of these garments caused contact dermatitis due to chemical compounds contained in them. Without appropriate control the consumers are exposed to such diseases.
In order hinder the presence of harmful product, it would also be appropriate to award the companies operating within the law and protecting the consumer and the environment. This also would increase the value of “Made in Italy” brand.
The Associazione also fights the inequality in the commercial relations between the Far East and Europe. Nowadays, import from the Far East to Europe is very easy while the opposite is quite complicated. In order to sell in China garments produced in Europe you must pass severe controls. Moreover, the European REACH regulation on chemical substances is only applicable to companies that produce in Europe, and not to importer ones. It is ridiculous that some substances are forbidden in Europe, but can be used for products imported in Europe.
A better legal framework would allow greater consumer safety, greater protection of national companies and, above all, a better environment. Thanks the “Associazione Tessile e Salute” for having enlightened these issues.