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Discovering Silk in China

Una tappa importante in Cina è stata nella regione di Jiangsu, dove è stata data ai ragazzi una panoramica completa della lavorazione della seta, grazie alla collaborazione tra l'azienda italiana Filati Buratti Spa e partner locali come Jiangsu SOHO Holding Group e Fuyou Silk.

Questo viaggio si è concentrato su Nanjing, una delle principali città al mondo per la produzione e lavorazione della seta, dove sono state osservate tutte le fasi del ciclo serico, dalla sericoltura al prodotto finito.

 

La sericoltura è iniziata con la visita agli edifici dove vengono coltivati i bachi da seta, Bombyx mori, insetti che si nutrono esclusivamente delle foglie di gelso. Questi bachi attraversano un ciclo vitale complesso, che dura circa 50-60 giorni, e culmina nella costruzione del bozzolo, da cui si estrae il prezioso filamento di seta. La selezione dei bozzoli è una fase cruciale: i migliori vengono utilizzati per la filatura di prima qualità, destinata alla produzione di tessuti pregiati, mentre i bozzoli di qualità inferiore vengono impiegati per tessuti meno pregiati o per lavorazioni particolari come lo shantung.

 

Una parte interessante del processo è la trattura, che consiste nel dipanare il filo di seta dal bozzolo. Questo avviene immergendo i bozzoli in acqua calda, per eliminare la sericina, una sostanza che ricopre il filo. Una volta rimossi i residui, i filamenti vengono uniti per formare un filo continuo, che viene successivamente avvolto in matasse e preparato per la lavorazione finale.

 

Un altro aspetto approfondito durante il viaggio è stata la lavorazione dei cascami di seta, ovvero i residui della lavorazione dei bozzoli. Questi cascami, conosciuti anche come seta Schappe, provengono da bozzoli non filabili o da fibre rimanenti. La seta Schappe richiede un processo di lavorazione complesso: dopo un trattamento chimico per ammorbidirla e rimuovere le impurità, viene pettinata e tagliata per ottenere fibre utilizzabili. Questa seta, pur non avendo la stessa qualità del filamento continuo, trova impiego in molte applicazioni tessili di alta qualità.

 

Il viaggio ha permesso di osservare come la tradizione millenaria della produzione della seta sia ancora oggi di grande valore, grazie a processi di lavorazione artigianali, ma con un forte legame all’innovazione. La partnership tra aziende italiane e cinesi dimostra il potenziale di queste collaborazioni internazionali per la valorizzazione di materiali pregiati come la seta, mantenendo vive antiche tecniche e adattandole alle esigenze del mercato moderno.

Un ringraziamento a tutte le aziende ospitanti per aver, ancora una volta, aperto le loro porte agli studenti del master.

Discovering Silk in China


A significant stop in China took place in the Jiangsu region, where the students received a comprehensive overview of silk processing, thanks to the collaboration between the Italian company Filati Buratti Spa and local partners such as Jiangsu SOHO Holding Group and Fuyou Silk. This trip focused on Nanjing, one of the world's leading cities for silk production and processing, where all stages of the silk cycle were observed, from sericulture to the finished product.


Sericulture began with a visit to facilities where *Bombyx mori* silkworms, which feed exclusively on mulberry leaves, are bred. These silkworms undergo a complex life cycle lasting about 50-60 days, culminating in the construction of cocoons, from which the precious silk filament is extracted. The selection of cocoons is crucial: the best are used for high-quality yarn destined for luxury textiles, while lower-quality cocoons are used for less refined fabrics or special applications like shantung.


An interesting part of the process is silk reeling, where the silk thread is unwound from the cocoon. This involves immersing the cocoons in hot water to remove sericin, a substance that coats the thread. Once the residue is removed, the filaments are combined to form a continuous thread, which is then wound into skeins and prepared for final processing.

Another aspect explored during the trip was the processing of silk waste, known as silk Schappe. These by-products come from non-reelable cocoons or leftover fibers. Schappe silk requires a complex processing method: after chemical treatment to soften and clean it, the fibers are combed and cut to produce usable materials. Although Schappe silk is not of the same quality as continuous filament silk, it is used in many high-end textile applications.


The trip highlighted how the ancient tradition of silk production remains highly valuable today, thanks to artisanal processes combined with innovation. The partnership between Italian and Chinese companies demonstrates the potential of international collaborations in enhancing precious materials like silk, preserving ancient techniques while adapting them to the needs of the modern market.

A special thanks to all the hosting companies for once again opening their doors to the master's students.


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